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Michael Chopra ha dichiarato a Reuters di essere pronto a rinunciare al passaporto britannico per rappresentare l’India a livello internazionale.
Chopra, 30 anni, ha la possibilità di militare nella nazionale del suo paese d’origine, ma prima dovrebbe rinunciare alla cittadinanza britannica nel rispetto delle regole imposte dal governo indiano. Già quattro anni fa l’ex attaccante di Newcastle e Leeds aveva rifiutato una proposta simile della All India Football Federation.
I nonni di Chopra sono arrivati in Inghilterra negli anni cinquanta dal Jalandhar (Punjab), e oggi il giocatore si sente pronto a compiere i passi necessari ad aiutare la nazionale indiana.
“Volevo giocare per l’India già quattro anni fa, ma avevo soltanto 26 anni ed ero troppo giovane per rinunciare al passaporto britannico e cominciare a girare per il mondo”, spiega Chopra. “Avevo un figlio piccolo, sarebbe stato difficile. Oggi ha 6 anni e capisce cosa devo fare. Ho intenzione di trasferirmi in India, rinunciare alla cittadinanza britannica e ottenere un passaporto indiano per giocare con la nazionale”.
“Qui ci sono sono alcuni ottimi giocatori, e voglio aiutarli a migliorare la squadra e valorizzare il profilo dell’India calcistica. Naturalmente sono molto ansioso di giocare a livello di nazionale e affrontare squadre con cui non mi sono mai misurato. Farà bene alla mia carriera”.
Chopra è stato ingaggiato dal Kerala Blasters (di proprietà anche della leggenda del cricket Sachin Tendulkar) e disputerà la prossima Indian Super League (Isl), torneo che partirà il 12 ottobre e si concluderà il 20 dicembre. L’attaccante ha tutta l’intenzione di restare in India.
“È il mio piano. Con il mio agente abbiamo parlato del mio futuro e di cosa farò dopo l’Isl. La prospettiva di giocare anche nella I-League mi affascina molto”, ha precisato Chopra. “Giocherò anche per la nazionale Indiana. Spero di poter essere competitivo su tutti e tre i fronti”.
“Non sono mai stato in India, a casa siamo tutti molto emozionati. I miei parenti vivono lì e mi chiamano di continuo per chiedermi quando arriverò”.
“Se i miei nonni fossero vivi avrebbero un sorriso speciale stampato in faccia, ne sono sicuro. Mi hanno sempre sostenuto mentre giocavo in Inghilterra, quindi per loro sarebbe stata una gioia speciale vedermi partire per giocare in India”.
Chopra è convinto che nel giro di poco tempo il calcio aumenterà la propria popolarità in India, al punto tale da competere con il cricket come sport di riferimento per i giovani.
“In India tutti parlano di cricket, ma le notizie che leggo sulla prima edizione dell’Isl sono molto positive. Spero di poter dare il mio contributo. Nel torneo giocheranno giocatori di grande classe, e magari l’anno prossimo se ne aggiungeranno altri. Una volta che il campionato sarà partito penso che i bambini vorranno giocare a calcio, non a cricket”.