Antonio Conte
È la prima volta che l’allenatore del Chelsea lavora fuori dall’Italia, e tra le altre cose è stato colpito dal fatto che i giocatori della Premier League hanno l’abitudine di mettere musica nello spogliatoio prima delle partite. Gli hanno chiesto cosa avrebbe scelto lui se avesse avuto il controllo dell’ipad. “Musica da discoteca. Bum, bum”, ha risposto con un ampio sorriso e pompando il pugno. “Fantastico!”. The Guardian
Antonio Conte non ha bisogno di farsi pregare troppo. Ridacchia ripensando a domenica scorsa, quando ha festeggiato il suo 47esimo anniversario all’hotel Loews di Minneapolis. Quando è arrivata la torta i suoi giocatori gli hanno cantato una serenata, ma poi è toccato a lui. Com’è tradizione al Chelsea, a ogni nuovo arrivato viene chiesto di salire su una sedia e cantare una canzone a sua scelta davanti alla squadra. Con alcuni bisogna insistere, ma non con Conte. È salito sulla sedia senza pensarci due volte e si è lanciato in una canzone d’amore napoletana, Malafemmena, ricevendo un applauso fragoroso. “Ma io sono l’allenatore ed erano costretti ad applaudire, no?”. Daily Mail
Claudio Ranieri
“È più facile che ET atterri a Piccadilly Circus che il Leicester vinca di nuovo la Premier league quest’anno”, ha dichiarato Claudio Ranieri. “È impossibile. È più difficile dell’anno scorso. Stavolta i bookmaker dovrebbero darci 6.000 a 1”. BBC
Probabilmente nel mondo del calcio non si vedrà mai un tipo più a posto di Claudio Ranieri. Prendete per esempio lo 0 a 0 con l’Arsenal. Il Leicester avrebbe potuto avere due rigori a favore, uno dei quali sembrava nettissimo. Quasi tutti gli allenatori sarebbero diventati paonazzi di rabbia, Ranieri invece si è limitato commentare che accetta la decisione dell’arbitro perché è l’unica cosa che conta. E l’allenatore del Leicester è un esempio anche fuori dal campo. Quando si è accorto che i suoi vicini si erano appena sposati, Ranieri si è affacciato alla porta accanto, ha infilato la testa nell’auto degli sposi e ha offerto loro le sue congratulazioni. La sorpresa è stata accolta con gioia dalla coppia e dagli astanti. Come ogni supereroe, Ranieri lascia la scena con grazia, salutando qualunque cosa si muova. Daily Mirror
Walter Mazzarri
Walter Mazzarri e Quique Flores hanno entrambi i capelli scuri e vengono entrambi dal sud d’Europa, ma le somiglianze finiscono qui. Alla fine della scorsa stagione il Watford ha dato il benservito al gracile spagnolo dai modi amichevoli e gentili e ha assunto un italiano tarchiato, scontroso e ringhioso, che fuma come un turco, è famoso per i suoi scoppi d’ira a bordo campo e ammette: “Sono sempre stato un allenatore poco amato”. The Guardian
Walter Mazzarri è seduto su una panchina al campo di allenamento del Watford e ricorda le tappe della sua carriera, dalle giovanili del Bologna al Napoli, dove ha vissuto i suoi più grandi trionfi. “Tutte queste squadre e non sono mai stato esonerato”, dice. A parte l’Inter, azzardo. “A parte l’Inter”, replica con garbo. “Ma non parliamo dell’Inter”. The Daily Telegraph
Francesco Guidolin
Il capitano dello Swansea Ashley Williams ha reagito come quasi tutti in Inghilterra e nel Galles quando ha saputo che la sua squadra aveva ingaggiato Francesco Guidolin: “Ho dovuto cercarlo su Google”. Nei quattro mesi successivi Guidolin si è fatto conoscere come l’uomo che ha salvato lo Swansea dalla retrocessione e ha ottenuto un contratto di due anni. Nonostante l’ottimo risultato, questo sessantenne resta uno dei manager di più basso profilo della storia della Premier league. Non fa commenti memorabili, non si lamenta degli arbitri, non porta abiti costosi e non ha mai attirato molta attenzione al di fuori dell’Italia. A detta di tutti è un gentleman, un veterano dal buon carattere che in conferenza stampa annuisce e dice quello che può in un inglese stentato ma che sta lentamente migliorando. Quando ha finito saluta e se ne va, senza aver fatto arrabbiare nessuno. Daily Mail
Francesco Guidolin: quota 7/1 per essere il primo allenatore esonerato della Premier. Ha firmato un nuovo contratto biennale quest’estate, quindi ci si aspetta che il suo posto sia saldo. Ma una partenza difficile potrebbe spingere il club a rivalutare le cose. Verdetto: Salvo, per ora. The Telegraph
Walter Zenga
“Walter give us a wave”, cantavano i tifosi degli Wolves dalla tribuna Jack Hayward. Ma il 56enne che per quasi vent’anni ha difeso la porta dell’Inter è rimasto a braccia conserte nella sua area tecnica, impassibile. Solo quando il suo assistente gli ha spiegato cosa significava quella richiesta Walter Zenga ha alzato il braccio in segno di scusa. La prossima volta lo saprà. The Guardian
In qualità di nuovo allenatore straniero di un club inglese, è necessario fare tutto il possibile per conquistare i tifosi. Siamo consapevoli sia necessario avere i supporter dalla propria parte nel minor tempo possibile. Il nuovo capo dei Wolves, Walter Zenga, forse ci sta provando in modo un po’ troppo forte. Il leggendario portiere italiano è chiaramente desideroso di far sapere al mondo che considera i Wolves – una squadra con una lunga e orgogliosa storia – essere un grande club. Davvero, davvero, DAVVERO, un grande club. In quale altro modo si spiega questa frase: “I Wolves sono la più grande squadra per noi in Italia…questo club è sempre stato nella nostra memoria”. Mirror
Roberto Di Matteo
Rispetto alla media dei discorsi di presentazione dei nuovi manager, non è stato certo uno dei più incoraggianti. “Era una casa che doveva essere abbattuta e ricostruita da capo”, ha dichiarato Roberto Di Matteo ricordando le sue prime impressioni sull’Aston Villa. “Questo è quanto ho visto finora”. Non è certo un grido di guerra per un esercito demoralizzato, ma è un messaggio di cui il Villa aveva bisogno. Più che da demolire, era una casa da abbattere con un bulldozer, ridurre in polvere mattone per mattone e poi far esorcizzare da più di un prete. Dopo il clamoroso fallimento dell’anno scorso, quando la retrocessione è sembrata certa fin da ottobre, serve davvero un nuovo inizio per questa stagione in Championship. “Sono una persona positiva, quindi la prendo come una grande occasione”, ha dichiarato Di Matteo. Il Villa avrà molto bisogno di questo ottimismo. The Guardian
Con Roberto Di Matteo al timone e l’acquisto da 12 milioni di sterline del prolifico Ross McCormack dal Fulham, il Villa sembra avere già una scarpa nella promozione e certamente è una squadra in ascesa. Footballleagueworld.co.uk